Isola del Giglio in provincia di Grosseto Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Isola del Giglio

provincia di Grosseto

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ISOLA DEL GIGLIO

Il territorio comunale si estende per 23,80 kmq e abbraccia tutta la superficie dell'isola, una delle maggiori dell'arcipelago toscano. Ha due soli centri: Giglio Castello, già capoluogo della comunità granducale, e Giglio Porto. Le prime notizie storiche attendibili risalgono al IX secolo quando, in base al cosiddetto falso diploma di Carlo Magno e Leone III, l'isola del Giglio fu donata, insieme a Giannutri, all'abbazia delle Tre Fontane. Nei secoli XII e XIII fu sottoposta alla signoria degli Aldobrandeschi, che fra il 1339 e il 1345 cedettero tutti i loro diritti di possesso alla repubblica senese. Nella stessa epoca si affermò tuttavia il dominio effettivo dei pisani, che controllavano quel tratto di mare fin dall'XI secolo. Alla capitolazione di Pisa, nel 1406, l'isola passò sotto la dominazione di Firenze e vi restò fino al 1447, quando fu occupata da Alfonso di Aragona, per essere ceduta poi, nel 1460, alla famiglia Piccolomini. Nel 1339, nel quadro del riassetto territoriale seguito alla conclusione delle guerre d'Italia, fu venduta a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, alla morte della quale fu incorporata nel granducato. Soprattutto a partire dal XVI secolo fu oggetto di ripetute scorrerie di pirati, tanto da dover essere più volte ripopolata, come avvenne per esempio nel 1561, quando Cosimo I promosse l'immigrazione di una colonia di greci. Nel passato le fonti principali di reddito erano costituite dalla pesca e dall'agricoltura: viti, cereali, alberi da frutto, noci e pochi olivi; l'allevamento era scarso e limitato a ovini e suini. Altre risorse erano costituite dai boschi di castagni e da qualche limitato giacimento di ferro. Dopo la chiusura, negli anni settanta, di una miniera di pirite che aveva assorbito quasi tutta la manodopera locale, l'economia dell'isola si è indirizzata in un primo momento verso le attività tradizionali dell'agricoltura (vite e olivo) e della pesca, mentre oggi il settore trainante è rappresentato dal turismo, collegato a una vivace attività edilizia. La popolazione dell'isola ammonta a 1558 unità nel 1991, con una densità di 65 abitanti per kmq. Nel passato i valori demografici del Giglio erano stati di 859 unità nel 1745,1474 nel 1830, 2114 nel 1881,1915 nel 1936, 2356 nel 1951, 2259 nel 1961, 1711 nel 1971 e 1660 nel 1981.

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